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giovedì 6 dicembre 2018

"La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joel Dicker - Recensione libro

Buonasera lettori!

Vi voglio recensire un libro che ho impiegato tipo 20 giorni per terminarlo!
Parlo di "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joel Dicker.

Titolo: La scomparsa di Stephanie Mailer
Autore: Joel Dicker
Editore: La nave di Teseo
Prezzo libro: 18,70€
Prezzo ebook: 9,99€
Trama: 
30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio 1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner, dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei propri.

Recensione: 
Scusatemi.. sarà una recensione davvero davvero breve. 

Ho letto anni fa "La verità sul caso Harry Quebert" di Joel Dicker e mi è piaciuto, nonostante alcune cose mi infastidivano: primo su tutte la tendenza a cambiare circa 8000 volte il nome dell'assassino. 
Vabbè la suspance, però in poche pagine i personaggi cambiano colpevole una marea di volte.. e che palle! 
E poi continui flashback, che però in quel romanzo ci stavano bene. 
Poi ho letto "Il libro dei Baltimore", sempre di Joel Dicker, e mi è piaciuto davvero tanto: non è un thriller, ma la storia di due famiglie, e mi sono appassionata molto nel leggerlo. 

Poi mi sono detta "Devo leggere questo nuovo thriller!" 
Innanzitutto ci ho messo secoli per finirlo: sono più di 600 pagine, davvero un mattone. 
E poi l'ho trovato lungo, lento e noioso. 
Di nuovo tanti flashback, che però stavolta rompono. Di nuovo una marea di colpevoli.. ad un certo punto viene proprio da pensare "Decidetevi, e fatemi sapere quando siete sicuri perchè mi sono stancata!". 
E poi, appunto, lento. 
Si capiva molto bene qual'era stato l'errore nell'indagine del 1994, quindi attendere pazientemente che i due brillanti detective ci arrivino, è stato lagnoso. 
Idem per la strategia utilizzata dal colpevole. Si intuiva da un bel pezzo!!

Per ultimo i personaggi. Non mi sono piaciuti neanche un pò. 
Ad eccezione di un unico risvolto nel caso, la vicenda di un personaggio di cui non si capiva l'importanza e a cui forse non è stata neanche data la giusta importanza, e che invece mi ha attratta moltissimo.. ma, ahimé, non è stata approfondita un granché. 

Sinceramente non lo consiglio.. ma.. vedete voi! 

Qualche parola sull'autore: 
Joel Dicker è un giovane scrittore svizzero. Ha pubblicato "La verità sul caso Harry Quebert", "Il libro dei Baltimore" considerato lo spin-off del primo, "La scomparsa di Stephanie Mailer" ed infine "Gli ultimi giorni dei nostri padri", che parla del periodo della guerra. 
Da "La verità sul caso Harry Quebert" è stato tratta una serie tv con Patrick Dempsey che, credo, uscirà a breve. 

                                         
                                        Voto: 2,5/6
Alla prossima recensione!

"L'ultima signora Parrish" di Liv Constantine - Recensione libro

Ciao lettori! 

Stasera vi recensisco un thriller che ho finito di leggere ieri e che ho divorato! 
Si tratta di "L'ultima signora Parrish" di Liv Constantine.


Titolo: L'ultima signora Parrish
Autore: Liv Constantine
Editore: HarperCollins
Prezzo libro: 15,72€
Prezzo ebook: 6,99€
Trama:
Amber Patterson non ne può più. È stanca di non essere nessuno, una donna semplice, invisibile, che si mimetizza con lo sfondo. Lei merita di più, una vita di denaro e potere come quella che Daphne Parrish, la dea con i capelli biondi e gli occhi azzurri, dà per scontata. Tutti a Bishops Harbor, un'esclusiva cittadina del Connecticut, considerano Daphne, donna di mondo e filantropa, e suo marito Jackson, magnate immobiliare, una coppia uscita direttamente da una favola. L'invidia rischierebbe di divorare Amber... se non avesse un piano. La donna approfitta infatti della compassione di Daphne per insinuarsi nella vita della famiglia Parrish, primo passo di un meticoloso disegno per ottenere ciò che vuole. In poco tempo, Amber diventa la confidente più stretta di Daphne, viaggia in Europa con i Parrish e con le loro deliziose figlie, e si avvicina sempre di più a Jackson. Ma un segreto del suo passato rischia di compromettere tutto ciò che si è impegnata a raggiungere e di far crollare il suo progetto perfetto.

Recensione: 
Amber è una donna cresciuta in un ambiente medio-povero, con una famiglia che lei non ha mai reputato all'altezza, ed ha capito presto che se voleva diventare qualcuno nella vita, le cose dovevano cambiare. 
Per questo ha fatto delle ricerche, ha scelto un uomo ricco, anche se sposato e con due figlie. 
Si insinua nella vita di Daphne, la moglie, con grande maestria, presentandosi prima come una donna povera ma laboriosa, molestata dagli uomini, un pò bruttina, ma con qualcosa che a Daphne sta molto a cuore. 
Piano piano vediamo Amber trasformarsi, diventando sempre più bella, giovanile, ben vestita, sexy, capace di sedurre. 
Davvero Daphne non si accorge di niente? Vale davvero la pena impegnarsi così tanto per Jackson? 

Come ho detto, ho divorato questo thriller! 
Amber è proprio il genere di protagonista che piace a me nei thriller: è fredda, calcolatrice.. una sociopatica insomma! 
Ma ci saranno molte sorprese e molte svolte durante la storia, che vi riempiranno di suspance! 

Questo romanzo è l'unione perfetta tra vari altri thriller che ho davvero apprezzato: "La coppia perfetta" di B.A. Paris (trovate la recensione qui), "La fidanzata" di Michelle Frances (trovate la recensione qui) e "La moglie tra di noi" di Sarah Pekkanen e Greer Hendricks (trovate la recensione qui). 
Ve lo consiglio assolutamente, è geniale! 

Qualche parola sull'autrice: 
Liv Constantine in realtà è l'unione di due sorelle, Lynne e Valentine Constantine, che anche se vivono separate da 3 stati, hanno unito le forze e le loro penne, per scrivere questo fantastico thriller! 





        Voto: 6/6
Alla prossima recensione! 

sabato 27 ottobre 2018

"C'è sempre un lieto fine" di Charlotte Lucas - Recensione libro

Ciao lettori!

Oggi vi recensisco il romanzo che ho finito di leggere ieri sera: si tratta di "C'è sempre un lieto fine" di Charlotte Lucas, edito da Garzanti Editore.
Titolo: C'è sempre un lieto fine
Autore: Charlotte Lucas
Editore: Garzanti
Prezzo libro: 15,82€
Prezzo ebook: 9,99
Trama:
Tutte le storie hanno un lieto fine. Ne è convinta Ella, che da sempre crede nelle favole e tiene un blog dove si diverte a riscrivere i finali di film e romanzi famosi, riscuotendo grandissimo successo. Fino al giorno in cui scopre che il fidanzato la tradisce. E all’improvviso si rende conto che forse il finale da favola non esiste nella realtà. In preda all’agitazione, inforca la bicicletta e si scontra con uno sconosciuto. Si chiama Oscar, ma non fa nemmeno in tempo ad aiutarlo che lui è già sparito nel nulla spaventato. Per fortuna lascia dietro di sé il portafogli. L’unica cosa che può aiutare Ella a rintracciarlo e chiedergli scusa. È il minimo dopo quello che è successo. Appena lo apre, ne fuoriesce una pioggia di bigliettini scarabocchiati con enigmatiche annotazioni e strani indirizzi. Sembrano indizi messi lì proprio perché lei li trovi. Un invito a capire cosa si nasconde dietro quegli appunti in apparenza incomprensibili. Piena di curiosità, Ella si ritrova a far visita a persone molto vicine a Oscar. E, bigliettino dopo bigliettino, si rende conto che quell’uomo si porta dietro un passato difficile e ha bisogno del suo aiuto. Forse può dargli una mano ad aggiustare il suo cuore e regalargli il suo happy end. Così, facendosi portavoce della felicità, piano piano entra nella sua vita e lo incoraggia a rimetterne insieme i pezzi. Uno alla volta. Ma c’è ancora una cosa che Ella ha in serbo per Oscar. Una di quelle sorprese che non lasciano indifferenti. Un gesto semplice e naturale, che racchiude in sé tutta la forza della gentilezza e dell’amore. Solo così Ella potrà dire di essere riuscita davvero a regalare il lieto fine a quello sconosciuto che le ha cambiato la vita. Un lieto fine che forse ci sarà anche per lei.

Recensione:

Ho AMATO il primo libro della Lucas (trovate la recensione qui).
sarà che l'ho letto in momento particolare della mia vita e mi sono sentita estremamente coinvolta. Mi aveva fatta piangere, sorridere, riflettere e dato speranza.
Ma questo nuovo romanzo... Giuro, non mi sono fatta influenzare dal fatto che non sarebbe mai stato bello quanto il primo, anzi, ero felice come una pasqua di leggerlo! 
E invece sono rimasta subito delusa.. 

Innanzitutto sto per fare una critica sterile e stupida: ma che razza di nome è Emilia Faust? E quanto è irritante?! 

Veniamo alle critiche vere e proprie: non mi è piaciuta la protagonista.
È una sognatrice ad occhi aperti, il che non è male di per sè, ma è una sognatrice fino all'estremo, e pensa cose tipo "sè questa cosa mi riesce, io e lui torneremo insieme e saremo felici e contenti".
Ogni volta che leggevo una fase del genere sbuffavo e avrei voluto gridarle "datti una svegliata, smettila con queste str...te, la vita non è tutta rosa e fiori".
Insomma, va bene desiderare il grande amore, va bene essere romantiche, avere speranza ecc, ma un po' di realismo male non le avrebbe fatto.
Il personaggio del fidanzato l'ho trovato così inconsistente che se Emilia l'ha scambiato per il principe azzurro è proprio una che sogna ad occhi aperti e nient'altro.
Veniamo ad Oscar. La nostra protagonista lo travolge non una, ben 2 volte, mandandolo all'ospedale e provocandogli una perdita di memoria. 
Dopodiché si insinua in casa sua con nonchalance, gli racconta una frottola dietro l'altra, gli nasconde delle cose (per quanto a fin di bene perché potevano provocare un trauma al povero malcapitato) finché finalmente Oscar apre gli occhi e ce la manda.
A questo punto la nostra "eroina" racconta qualcosa di sincero, vero e triste per la prima volta nella sua vita e il "principe" la richiama come se niente fosse accaduto. 

L'ho trovato insipido, superficiale, mentre l'altro era un capolavoro. 
Direi che la Lucas doveva decisamente prendersi un altro pò di tempo per costruire una storia migliore. 
Che peccato! 

Volete sapere cosa mi ha emozionata davvero, tanto che stavo per commuovermi? 
Quelle poche righe in cui, inaspettatamente, tornano i protagonisti di "Il tuo anno perfetto inizia da qui", perchè almeno ho potuto sapere qualche particolare su come la loro storia stava proseguendo!

Non so se consigliarvi questo libro.. Leggetelo se volete una lettura sincera, ma niente di profondo e significativo.

Qualche parola sull'autrice:
Charlotte Lucas è lo pseudonimo di Wiebke Lorenz. 
Wiebke è nata a Düsseldorf, e ha studiato scienze della comunicazione e filosofia tedesca. 
Insieme alla sorella ha scritto numerosi libri sotto il nome di Anne Hertz. 
Con "Il tuo anno perfetto inizia da qui" cerca di dare delle risposte alle piccole e grandi questioni della vita. 





       Voto: 2,5/6

Alla prossima recensione!!

domenica 21 ottobre 2018

"So chi sei" di Elisabeth Norebäck - Recensione libro

Ciao lettori!

Oggi vi recensisco un thriller terminato da qualche giorno: si tratta di "So chi sei" di Elisabeth Norebäck
Titolo: So chi sei
Autore: Elisabeth 
NorebäckEditore: Editrice Nord
Prezzo libro: 16,90€
Prezzo ebook: 4,99€

Trama: 
Stella Widstrand è una stimata psicoterapeuta. Ha una bella casa, una famiglia amorevole, una vita felicemente normale. Un giorno, però, una nuova paziente entra nel suo studio e, in un attimo, Stella torna a vent'anni prima, sulla spiaggia dov'era scomparsa Alice, la sua figlioletta di poco più di un anno. All'epoca, la polizia aveva concluso che la bambina era riuscita a raggiungere il mare ed era annegata, sebbene il corpo non fosse mai stato ritrovato. Nel fondo del suo cuore, però, Stella non ha mai creduto alla versione ufficiale e, adesso, ne è convinta: quella ragazza dai lunghi capelli neri è Alice. Una madre lo sa. Sa chi è sua figlia. E, per dimostrare di avere ragione, Stella è pronta a fare qualsiasi cosa. Anche a mettere a rischio la propria carriera. Anche ad affrontare oscuri segreti del passato e a camminare in bilico sul baratro della follia. Perché il confine che divide speranza e ossessione è sottile come un filo invisibile…
 
Isabelle Karlsson ha dovuto lottare a lungo per avere il permesso di frequentare l'università a Stoccolma. Se fosse dipeso solo da sua madre, sarebbe rimasta per sempre nel paesino in cui è nata e cresciuta. Isabelle era quindi lontana da casa quando il suo adorato padre è morto all'improvviso, e al dolore si è sommato lo sconcerto nel momento in cui la madre le ha rivelato che non era lui l'uomo che l'ha concepita. Confusa e arrabbiata, Isabelle decide di rivolgersi a una psicoterapeuta per essere aiutata a fare chiarezza nella sua vita. Tuttavia Isabelle non può sapere che entrare nello studio della dottoressa Stella Widstrand scatenerà una serie di eventi che la travolgerà…
 
Kerstin ha dedicato la sua esistenza alla figlia Isabelle, ha sacrificato tutto per crescerla al meglio e per farsi amare. E adesso non può permettere che un’altra donna si avvicini troppo a lei…


Recensione: 
Stella è una terapeuta competente, ma in questo genere di carriere, si sa, si possono trovare spesso persone vendicative che creano problemi. 
Quando Stella accoglie la sua nuova paziente Isabelle e si convince che sia sua figlia Alice, i suoi precedenti portano il lettore a dubitare di lei. Isabelle è l'ennesima ragazza che somiglia alla figlia di Stella scomparsa quando aveva solo 1 anno? Stella ha un'ossessione per le sue pazienti? Sta per avere un esaurimento nervoso? 
Nessuno sembra crederle, neanche suo marito, neanche il padre di Alice.

Isabelle è giovane e confusa. Sua madre è ossessionata da lei, non la lascia in pace e vorrebbe che tornasse a vivere da lei. 
Ha da poco perso suo padre, che invece l'aveva incoraggiata a volare via dalla sua cittadina e ad andare a studiare fuori sede. E poco dopo la sua morte ha saputo dalla madre Kerstin che suo padre non era davvero suo padre. 
Isabelle arriva da Stella per fare chiarezza, o ha un altro fine?

Kerstin è rimasta di recente vedova e la sua unica figlia, Isabelle è lontana da casa. Kerstin non riesce ad accettarlo e la vorrebbe di nuovo accanto a se. Tanto più che quando Isabelle inizia ad avvicinarsi a Stella, Kerstin non può permetterlo. 

Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo thriller. 
Innanzitutto è un romanzo d'esordio, quindi mi complimento sinceramente con la NorebäckIniziandolo avevo paura che lo stile di scrittura potesse non piacermi, perchè in genere i thriller nordici sono molto.. freddi, brutali. 
Invece lo stile di scrittura della Norebäck è molto inglese o americano, e questo me lo ha reso piacevole e familiare. 
La parte finale mi ha davvero messo i brividi. E' riuscita a descrivere la follia (e non specifico altro) con precisione, e disseminando suspance ad ogni parola! 
Assolutamente consigliato! 

Qualche parola sull'autrice: 
Elisabeth Norebäck è laureata in ingegneria e vive a Stoccolma col marito e i due figli. So chi sei è il suo romanzo d’esordio e si è subito imposto all’attenzione delle case editrici di tutto il mondo. Attualmente è in corso di traduzione in 33 Paesi.



                                        Voto: 5,5/6
Alla prossima recensione! 

"La ragazza del convenience store" di Murata Sayaka - Recensione libro

Ciao lettori!

Oggi vi recensisco un libro giapponese letto di recente. Si tratta di "La ragazza del convenience store", di Murata Sayaka.

Titolo: La ragazza del convenience store
Autore: Murata Sayaka
Editore: Edizioni e/o
Prezzo libro: 13,80€
Prezzo ebook:11,99€
Trama: 
La trentaseienne Furukura Keiko è single e molto introversa. È sempre stata una ragazza strana, ragion per cui ha deciso di provare a conformarsi alle aspettative della società e della famiglia abbandonando gli studi per lavorare in un konbini, un piccolo convenience store giapponese aperto 24/7. E qui che è impiegata da diciotto anni, con un contratto part-time. I suoi genitori e le poche amiche d'infanzia sono preoccupati per lei e sperano che presto o tardi possa sistemarsi e mettere su famiglia. Keiko, però, sembra incapace di adeguarsi alla norma, si è sempre comportata "in modo diverso", per usare un eufemismo. Ed è con questo spirito anticonformista che paradossalmente affronta ogni cosa nell'universo circoscritto del konbini, al quale si consacra nella maniera più assoluta. Il suo posto nel mondo lo ha trovato proprio qui, dove tutto accade come se fosse scritto in un manuale ed è sufficiente attenersi alle regole per essere efficiente, la migliore commessa possibile. Finché non incontra Shiraha, un nuovo e strambo collega trentacinquenne in cerca di moglie, il quale è convinto che il mondo si sia fermato all'epoca preistorica... Per Keiko potrebbe trattarsi dell'occasione per lasciare il suo amato konbini e creare finalmente una famiglia, soddisfacendo le aspettative dei suoi cari? O il mondo del konbini, con le sue precisissime regole e il suo singolare valore simbolico, avrà la meglio?

Recensione:
Keiko è una ragazza particolare: non riesce ad essere come tutti gli altri appartenenti alla società giapponese. 
E' insensibile quando dovrebbe esserlo, non interessata a crearsi una carriera degna di questo nome, non interessata a trovare un partner e creare una propria famiglia. 
Non riesce a conformarsi alle regole della società. Tranne che nel Konbini. 
Il Konbini è un negozio aperto 24/24, per 365 giorni l'anno. Ha un regolamento ben preciso, che va dai saluti, agli inchini, alle frasi da rivolgersi ai clienti, dalla sistemazione dei prodotti in offerta sugli scaffali ecc. 
Keiko si presenta al Konbiki il giorno di apertura e presenta la sua candidatura. La prendono subito e inizia a lavorarci part time mentre ancora studia. E finiti gli studi resta lì part time, con un contratto a tempo determinato.
Ne sono passati tanti di anni e tutti continuano a farle solo due domande: "Quand'è che ti sposerai?" e "Non dirmi che lavori ancora part time al Konbini! Quando ti troverai un lavoro serio?"
Ho trovato frustrante queste domande, immedesimandomi con Keiko e con i suoi sentimenti!
Che male c'è a tenersi stretto lo stesso lavoro che adori dopo più di 15 anni? 
Diciamoci la verità, non tutti hanno la fortuna di fare un lavoro amandolo, con tanta passione e devozione. 
Keiko si sente felice solo lì, si sente sicura, professionale. Quindi che male c'è?! 
Certo, una cosa non l'ho capita. 
Se Keiko lavora lì da più di 15 anni ed è, come tutti le ripetono, un'ottima impiegata, una a cui ispirarsi, perchè continua ad avere un contratto a tempo determinato?! Eppure ce ne sono altre di impiegate a tempo indeterminato. E poi, perchè se lavora part time, nel libro si ripete più volte che tranne i 2 giorni di riposo, si sveglia ogni mattina all'alba per andare al lavoro e torna la sera, avendo giusto il tempo per mangiare e andarsene a dormire? Dov'è il part time qui? 

Mah, forse in Giappone funzionerà diversamente, è un punto che continuavo a non comprendere durante la lettura. 

Per quanto riguarda la questione partner, Keiko non è interessata ad averne uno nella sua vita, ma è stufa di tutte le domande che continuano a farle. 
E' costretta ad inventare sempre una serie di scuse che fanno acqua da tutte le parti, finché incontra Shiraha, un dipendente del Konbini che viene cacciato dopo poco perchè inadatto a seguire e rispettare le sue regole. 
Shiraha è stato un personaggio insopportabile. Anche lui ha difficoltà ad adeguarsi alle regole della società, ma a differenza di Keiko l'ho trovato un vero e proprio parassita della società: non vuole lavorare, vuole solo una donna ricca che lo mantenga. Non è come Keiko, che ha molta voglia di lavorare anche se per un lavoro mal visto da tutti,  e che le permette di mantenersi da sola.
E', ripeto, un parassita. 
Keiko si convince che Shiraha può essere la soluzione a tutti i suoi problemi: con un matrimonio di convenienza nessuno le farebbe più domande, e agli occhi di tutti avrebbe finalmente una famiglia, sarebbe finalmente una persona normale. 
Ma ce la farà a portare avanti una relazione con un uomo del genere, che vuole farla diventare come tutti e rifiutandosi di diventarlo lui stesso?! Oppure il Konbini, con la sua logicità e razionalità sarà un richiamo a cui Keiko non riuscirà a resistere?! 

E' stata una lettura interessante, anche se decisamente particolare e anche leggermente frustrante. 
E' comunque una lettura breve, quindi la frustrazione è sopportabile! 
Se vi capita dategli uno sguardo! 

Qualche parola sull'autrice: 
Murata Sayaka è nata nel 1979 nella prefettura di Chiba. Debutta come scrittrice nel 2003 con il racconto Ju’nyū (L’allattamento), che si guadagna il premio Gunzō. Nel 2009 si aggiudica il premio Noma per esordienti, con Gin iro no uta (La canzone d’argento) e nel 2013 il premio Mishima con Shiro iro no machi no, sono hone no taion no (Il bianco della città, delle ossa e della temperatura corporea). Nel 2014 ottiene il premio Sense of Gender con Satsujin shussan (Parti e omicidi) e nel 2016 il premio Akutagawa con La ragazza del convenience store, ispirato alla sua storia personale di commessa presso un konbini.


                                         Voto: 2,5/6
Alla prossima recensione! 

domenica 7 ottobre 2018

"Sharp objects" di Gillian Flynn - Recensione libro

Ciao lettori!! 

Vi avevo recentemente recensito la serie tv "Sharp Objects" di HBO (trovate la recensione qui), tratta dall'omonimo thriller di Gillian Flynn e che vede come protagonista la bella Amy Adams nei panni di Camille Preaker. 
Titolo: Sharp Objects
Autore: Gillian Flynn
Editore: Rizzoli
Prezzo libro: 16,15€
Prezzo ebook: 9,99€
Trama: 
Otto anni dopo essere andata via da Wind Gap, la cittadina soffocante in cui è nata e cresciuta, Camille Preaker lascia Chicago per tornare in quel minuscolo avamposto cattolico del Missouri battista, luogo sperso nel nulla, dove la gente si illude di sapere come stare al mondo. È il giornale per cui lavora a spedirla laggiù, in seguito alla scomparsa della piccola Natalie Keene. Caso che somiglia a quello di un'altra bambina svanita nel nulla poco tempo prima, ricomparsa il giorno dopo nel letto di un torrente, strangolata. Aveva solo nove anni. Anche il cadavere di Natalie viene rinvenuto ben presto e la comunità di Wind Gap deve arrendersi all'evidenza: la mano che si è abbattuta con brutale meticolosità sulle due bambine è la stessa. A rivelarlo è un unico, macabro dettaglio. Con caparbietà, Camille porta avanti la propria indagine sfidando le rigide norme sociali di una cittadina bigotta e pettegola, ma soprattutto è costretta ad affrontare la madre, una donna fredda e manipolatrice, ammirata dai vicini e temuta dentro casa, da cui era fuggita ancora ragazza. L'inchiesta si gonfia come un fiume in piena e Camille non è più in grado di tenere a freno i ricordi e il male che contengono.

Recensione: 
Avevo letto il libro secoli fa e non mi era piaciuto: guardando e apprezzando la serie tv mi sono resa conto che la mia insoddisfazione nei confronti del libro proveniva dall'aspettativa che avevo di trovarmi davanti ad una protagonista sociopatica, fredda e calcolatrice come Amy Dunne, protagonista di "L'amore bugiardo"(trovate la recensione qui), che come ho detto più volte è il mio thriller preferito. 
Restando delusa da questo aspetto non sono riuscita ad empatizzare con la povera Camille, giudicandola solo in malo modo e arrivando anche a pensare che, pur essendo la storia molto intrigante, la lettura era molto al di sotto della qualità di "L'amore bugiardo" e che questo era un vero peccato. Per quest'ultimo aspetto c'è da dire che era pur sempre il suo primo romanzo. 
Guardando la serie tv ho empatizzato tanto con Camille, mi è davvero piaciuta. 
Magari non sarà perfetta come Amy Dunne, magari non sarà fredda, calcolatrice ed impassibile come lei. 
E' molto più umana: è imperfetta, ha paura, ha problemi con il suo corpo, si porta dietro traumi del passato, è consapevole che chi doveva amarla incondizionatamente non lo ha fatto, ed ha perso sua sorella. Tutto questo la rende umana, ed è difficile non empatizzare con lei. 

Quindi ho deciso di rileggere il libro in ebook, arrivando ad apprezzarlo così tanto da comprare la versione cartacea appena terminato. 

E' un ottimo thriller, la scrittura non è così imprecisa come credevo e Camille è fantastica. 
Nel finale c'è una piccola parte in più rispetto alla serie tv e mi ha fatto piacere sapere come si era davvero conclusa la storia. 
Posso dire che adoro davvero tanto Gillian Flynn e che posso solo sperare di riuscire, un giorno, a scrivere un thriller almeno la metà avvincente rispetto ai suoi! 
Di Gillian Flynn vi ho recensito anche "Dark Places (trovate la recensione del libro qui e del film qui) e vi consiglio di leggerlo, e la Flynn ha scritto anche un racconto di 84 pagine, intitolato "Un buon presagio" che non sono ancora riuscita a leggere. 

So che la Flynn sta scrivendo un nuovo romanzo (l'ha detto in un'intervista) e io non vedo l'ora che esca! 

Qualche parola sull'autrice:
Gillian Flynn nasce nel 1971 negli Stati Uniti. 
Oltre che scrittrice di successo, è anche sceneggiatrice, critico televisivo e produttore cinematografico statunitense.





                                        Voto: 5,5/6
Alla prossima recensione!! 

venerdì 7 settembre 2018

"La felicità del cactus" di Sarah Haywood - Recensione libro

Buon pomeriggio lettori! 

Oggi voglio parlarvi di un libro meraviglioso letto da poco in eBook e subito acquistato cartaceo: sto parlando di "La felicità del cactus" di Sarah Haywood, edito da Feltrinelli.

Titolo: La felicità del cactus
Autore: Sarah Haywood
Editore: Feltrinelli
Prezzo libro: 12,75€
Prezzo ebook: 9,99€
Trama:
A Susan Green non piacciono le sorprese: vuole avere tutto sotto controllo. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e spigolosa. Ma la vita di Susan è perfetta… per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura per una sola persona, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo molto civile con un gentiluomo che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza inutili sdolcinatezze.  Guai perciò a chiunque tenti di abbozzare un maggior coinvolgimento emotivo e di accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona. Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. E l’aplomb di Susan inizia a vacillare quando deve fare i conti con un lutto improvviso e con la prospettiva, del tutto implausibile secondo lei, di una gravidanza. All’improvviso il mondo sembra impazzito, sia dentro che fuori di lei. Ma proprio quando Susan teme di non riuscire più a fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più impensabili. E l’inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa come i suoi cactus, si troverà a fiorire. 
Come far fiorire una pianta di cactus (e Miss Green): 
• innaffiare con parsimonia, iniziando con poche  gocce perché si abitui dopo tanta siccità;  
• darle autonomia e spazio sufficiente;  
• esporla in modo costante alla luce e al calore.
Recensione:
Ho adorato questo libro, anche se devo confessare che dopo qualche pagina volevo abbandonarlo perché Susan non mi stava piacendo.
È un personaggio particolare che mi ha ricordato molto "Eleanor Oliphant sta benissimo": è asociale, anaffettiva, molto schietta finendo per ferire le persone attorno a lei. 
Non è cattiveria, è il suo carattere e qualcuno riuscirà a capirlo e anche ad apprezzarlo. 
Ma Susan imparerà ad apprezzare a sua volta chi è attorno a lei? 

Susan ha una storia familiare molto particolare e ce ne accorgiamo ogni pagina che passa: ad ogni nuova rivelazione il lettore riesce a comprenderla meglio, ad empatizzare con lei, a capire come si diventa come lei. 
Susan è molto soddisfatta di sé stessa, del suo lavoro, del suo appartamento e della sua collezione di cactus. 
Ma nello stesso periodo sua madre muore e lei resta incinta: questi due eventi, che si scoprirà avranno un forte collegamento, sconvolgono il suo mondo, e non poco. 
Susan segue i suoi principi, e va dritta verso il suo obiettivo, ma sarà pronta a sopportare tutto quello che salterà fuori da questa storia? 

E' un romanzo molto bello, e davvero ben scritto. 
E' proprio del genere che piace a me: non incentrato su una storia d'amore, anche se ce ne sarà più di una, ma incentrato sulla protagonista femminile, che riflette su se stessa e sul proprio passato, viene a patti con se stessa e in qualche modo cresce, ed è pronta per ciò che il futuro potrà prospettarle da lì in poi. 
Nelle mie recensioni ce ne sono stati tanti di libri così, li adoro, sono quelli che preferisco. Anzi se avessi una lista di titoli il cui genere è questo, li leggerei tutti, dal primo all'ultimo.

Nel prossimo post raggrupperò i libri di questo genere che ho già letto! 

Comunque, tornando a noi, vi consiglio questo libro, ve lo consiglio con tutto il cuore! 
E magari leggendolo, come i cactus e come Susan, anche voi troverete il modo di fiorire!

Qualche parola sull'autrice: 
Sarah Haywood, è stata un'avvocatessa e una consulente legale inglese prima di diventare una scrittrice di buona speranze. Il suo debutto letterario è “La felicità del cactus”.


      Voto: 6/6
Alla prossima recensione! 

giovedì 30 agosto 2018

"Sharp Objects" di Gillian Flynn - Recensione Serie tv

Ciao lettori!

Oggi vi voglio parlare della serie tv "Sharp objects", tratta dall'omonimo romanzo thriller di Gillian Flynn, edito in Italia da Rizzoli editore.

Trama: 
St. Louis, Missouri. La giornalista Camille Preaker viene mandata dal suo caporedattore nella cittadina di Wind Gap per seguire un caso di cronaca locale, la scomparsa di una ragazzina, Natalie Keen. La decisione non è casuale: Camille è nata e cresciuta proprio lì. Inoltre c'è aria di serial killer: un anno prima, infatti, un'altra ragazzina, Anne Nash, è scomparsa all'improvviso e poi alcuni giorni dopo è stata ritrovata cadavere. A Wind Gap, però, Camille si trova sommersa dai ricordi della sua adolescenza, quando c'era ancora la sorella Marian, morta a quell'epoca, e quando viveva ancora con la madre Adora. 
Ospitata da Adora, Camille si trova a dover fare i conti con sua madre, oltre che il suo secondo marito e la sorellastra Amma. Dietro quale facciata di normalità si nasconde questo mostro? Le indagini di Camille, che correranno parallele a quelle delle forze dell'ordine, capitanate dal detective Richard Willis, andranno a fare luce su cose troppo terribili per essere vere...o forse no?
Recensione:                                                                                     Come ormai saprete bene, "L'amore bugiardo" (trovate la mia recensione qui) di Gillian Flynn è il mio romanzo thriller preferito in assoluto. Ha tutti gli ingredienti di un buon thriller: una storia intrigante, personaggi con cui empatizzare, suspance, colpi di scena e anche una certa dose di coerenza, che non guasta mai! 
Dopo "L'amore bugiardo" ho letto "Sharp Objects", romanzo esordio della Flynn, e purtroppo ne sono rimasta un pò delusa: non sono riuscita ad empatizzare con Camille, e non era scritto bene quanto "l'amore bugiardo". Eppure il finale era spettacolare.                                                   
Mi ricordo di aver pensato che se fosse stato scritto dopo "L'amore bugiardo" o perlomeno rivisto in alcuni punti, alla luce della maturità artistica raggiunta dalla Flynn, sarebbe stato un capolavoro, anche meglio de "L'amore bugiardo"! C'è da dire che era pur sempre il suo primo romanzo e comunque superava di gran lunga la qualità della maggior parte dei thriller in circolazione. 
Ho deciso assolutamente di vedere la serie tv, distribuita da HBO e che vanta lo stesso direttore di "Big Little Lies" (di cui trovate la mia recensione della serie tv qui e del libro qui) e già questo lo ha reso di per sé perfetto. 
Parliamo poi del cast: la bellissima Amy Adams e la suggestiva Patricia Clarkson.
Prima di iniziare la serie ho pensato
"Speriamo che faccia lei la parte di Adora!"
Amy Adams nei panni di Camille Preaker
in una scena della serie tv








Devo dire che la serie mi è piaciuta quasi più de "L'amore bugiardo"! Sarà che erano ben 8 puntate, della durata di 1 ora circa ciascuna, quindi è stata molto intensa!             
Vedere la serie tv ed apprezzarla così tanto mi ha portata a domandarmi se non abbia giudicato male il libro: Camille è un personaggio molto diverso da Amy e forse la delusione mi ha portata a non empatizzare neanche un pò con lei, che di problemi seri ne ha tanti e se li porta dietro dall'adolescenza. Ricordo di averla solo giudicata una poco di buono, e non sopportare molto la protagonista ha un bel peso sul giudizio finale. E onestamente molti dettagli che nella serie tv mi sono sembrati intriganti e geniali, non li ricordo nel libro. 
Quindi lo rileggerò a breve e ne scriverò una recensione: sarebbe ingiusto da parte mia farlo ora che mi sembra di ricordarlo a malapena! 
Il giudizio sulla serie tv è totalmente positivo, l'ho adorata e ricomincerei subito a guardarla!
Purtroppo per ora dovrete accontentarvi di guardarla in streaming sottotitolata in italiano, ma ve la consiglio assolutamente, non ve ne pentirete! 
                                         Voto: 6/6
Alla prossima recensione!! 

giovedì 2 agosto 2018

"Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman - Recensione libro

Ciao lettori!! 
Quanto tempo che non scrivo una recensione! Prossimamente avrò più tempo libero e recupererò scrivendo recensioni su tutti i libri letti in questo periodo! 
Oggi vi parlo di un libro che mi ha colpita come pochi fanno: si tratta di "Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman, edito da Garzanti. 
Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autore: Gail Honeyman
Editore: Garzanti
Prezzo libro: 15,21€
Prezzo ebook: 9,99
Trama:
L’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
Recensione: 
Eleanor Oliphant è una ragazza diversa. E non solo perchè una cicatrice le attraversa metà volto. Eleanor Oliphant è diversa perchè dice sempre quello che pensa, perchè conosce l'importanza di restare fedeli a ciò che si è. Lei non è costruita o falsa, e spesso risulta sgarbata e stramba solo perchè è sincera, senza filtri. 
E per questo la ammiro molto. Succede spesso anche a me, anche se non ai suoi livelli, di non piacere alle persone perchè sono troppo sincera e diretta, perchè ormai la sincerità è sottovalutata: nessuno vuole sentire davvero la verità, ma solo frasi di circostanza e contentini. 
Bè con Eleanor questo non succede. 
In questo romanzo ci addentriamo sempre più nella storia di Eleanor, accompagnandola nel suo viaggio psicologico verso la guarigione. 
Eleanor è convinta di avere tutto ciò di cui ha bisogno e di stare bene. Finchè non crolla, ed è chiaro che non sta bene affatto. In questo momento difficile ha la fortuna (perchè è proprio una fortuna, me ne accorgo sempre di più) di avere accanto qualcuno che a lei tiene davvero, nonostante le sue stranezze e la sua sincerità che sfiora, e talvolta supera, la maleducazione. E questa persona la aiuta a rimettersi in sesto. Ma ovviamente un percorso psicologico implica che la paziente sia almeno un pò determinata e motivata a procedere.  E nella storia di Eleanor c'è tanto, tanto da scoprire.
Riuscirà Eleanor a stare davvero bene? 

E' un libro meraviglioso, scritto benissimo, scorrevole e sincero, proprio come la protagonista. 
Adoro libri così e devo dire che in questo senso Garzanti mi dà moltissime soddisfazioni! Ve lo consiglio davvero davvero tanto! 

Qualche parola sull'autrice:
Gail Honeyman è nata e cresciuta in Scozia, ora vive a Glasgow, e fin dai tempi della scuola la scrittura per lei è stata non solo un’attitudine ma un sogno. Un sogno che ha custodito e coltivato per anni. Un sogno che è diventato un progetto a cui ha dedicato tutto il suo tempo: dalle pause pranzo alle notti di ispirazione. Quel progetto è Eleanor Oliphant sta benissimo, che oggi è un caso editoriale eccezionale, un bestseller venduto in 35 paesi.


          Voto: 6/6
Alla prossima recensione!

"La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joel Dicker - Recensione libro

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