mercoledì 31 agosto 2016

"Un estraneo al mio fianco" di Ann Rule - Recensione libro

Ciao lettori!

Oggi vi recensisco il libro/documentario di Ann Rule "Un estraneo al mio fianco".
Titolo: Un estraneo al mio fianco
Autore: Ann Rule
Editore: Tea
Prezzo libro: 15,00€
Trama: 
Questa è la storia di un assassino spietato, affascinante e carismatico, che a un certo momento della sua esistenza ha iniziato a uccidere e ha continuato a farlo per diversi anni, senza lasciare la minima traccia e tenendo sotto pressione la polizia degli Stati Uniti. Questa è anche la storia di una donna intelligente che, per professione, ha scelto di raccontare il dramma di chi ha avuto un'unica colpa: incontrare sulla propria strada un assassino. È la storia di un killer e della donna che ha capito, all'improvviso, di conoscere quel killer, di essere stata sua amica per molti anni e di avere avuto, per tutto quel tempo, "un estraneo al suo fianco".

Recensione: 
Avete mai sentito parlare di Ted Bundy? 
Sono laureata in criminologia e psicologia e sono appassionata alle storie sugli omicidi, soprattutto sui serial killer. 
Tempo fa mi è capitato di vedere in tv un documentario ben fatto (purtroppo non ricordo il titolo) su Ted Bundy e mi ha interessata davvero molto. 
Che dire? Era bello, davvero bello. 
Mi avrebbe fregata così come ha fregato la maggior parte delle sue vittime. 
Un bel ragazzo, sorridente, giovane, con quei bellissimi occhi azzurri che ti sorride e ti chiede di aiutarlo a portare la valigetta in macchina perchè ha il braccio ingessato.. bè ripensandoci e conoscendomi avrei detto di no. 
Ma stiamo parlando di un periodo in cui non esisteva il DNA, le indagini erano poco sviluppate, c'era addirittura una legge che autorizzava l'autostop, era normale farsi dare un passaggio da uno sconosciuto a qualsiasi ora del giorno e della notte o acconsentire ad una richiesta del genere da parte di un coetaneo, uno studente come te che si aggira nel tuo stesso campus universitario. 
Poi se capita in un momento in cui sei triste, hai appena ricevuto una batosta, sei in pensiero per un'amica, ti ha appena lasciato il fidanzato.. sei così vulnerabile che accetterai. 
Questo è quello che faceva Ted Bundy: si presentava con un braccio o una gamba ingessati, camminava con le stampelle, o si fingeva poliziotto. 
Si avvicinava, ti sorrideva e ti diceva "Scusami, mi aiuteresti a caricare la mia barca a vela in macchina? Con questo braccio proprio non ce la faccio.." e così via. 
Non si è riusciti a scoprire il numero esatto delle sue vittime, in quanto Ted ha confessato solo qualche giorno prima di finire sulla sedia elettrica. 

E' un libro interessante, scritto nel periodo in cui Ted Bundy non aveva ancora un nome.
Eh si, perchè Ann Rule, che all'epoca si guadagnava da vivere scrivendo articoli su vari omicidi dell'epoca, aveva appena ricevuto la commissione di un libro sulla serie infinita di sparizioni di giovani ragazze, alte 1,60 per 54 kg circa, con i capelli castani e la riga in mezzo, che stava accadendo proprio in quegli anni. 
Proprio a mano a mano che Ann scriveva il libro le indagini andavano avanti, fino ad arrivare a trovare finalmente un colpevole: Ted Bundy. 
Una persona che Ann conosceva da tanti anni, e che considerava un amico. 

Devo ammettere che quando ho letto che erano amici da 10 anni ho creduto che fosse un'amicizia molto più stretta.
Ci sono stati anni e anni in cui si sono proprio persi di vista, e anni in cui si sono incontrati solo una volta per caso o si sono sentiti con una sola telefonata. 

Però, certo, lo conosceva.

Durante la lettura del libro, soprattutto nella parte in cui si racconta dei vari processi in tribunale, se non avessi già saputo che era colpevole, avrei sperato davvero che fosse innocente, che si salvasse.
Mentre accadeva tutto ciò che Ann scrive l'America non sapeva se Ted fosse colpevole o meno, era semplicemente un tizio, che somigliava all'identikit, e che era stato arrestato praticamente per caso.
In un'indagine del genere al giorno d'oggi credo che sarebbe stato arrestato dopo davvero pochi omicidi, ma all'epoca non c'era il DNA, non c'erano cellulari, telecamere di sicurezza, la scientifica non era come quella di oggi, non c'era un database ben strutturato delle impronte digitali.. e come avrebbe potuto esserci se non c'erano ancora i computer?
Avete idea di cosa possa voler dire confrontare 2 impronte ad occhio nudo?!
Solo per questo lui l'ha fatta franca.
Leggendo il racconto dei processi in tribunale devo dire che l'accusa non aveva praticamente niente contro di lui.
Solo indizi. Non prove.
C'era qualche vittima che si era miracolosamente salvata, ma la cui testimonianza era poco attendibile perchè erano state aggredite al buio o le erano state mostrate foto di Ted facendo domande sbagliate, che possono indurre la tua memoria a credere il falso e a confondere.
Ripeto, non c'era DNA quindi capelli, sangue, liquidi di vario genere trovati sulle scene del crimine.. tutto sprecato!
L'unica cosa che c'era, e che credo sia stata usata per la prima volta o quasi in un processo era l'impronta di un morso che l'assassino aveva lasciato su una delle vittime: il confronto con i denti di Ted lo inchiodava, a causa di un dente scheggiato.

Quello che mi colpisce di questo caso è che Ted Bundy è il "serial killer": qualche problema nell'infanzia che lo ha fatto sentire tradito, la ragazza di cui era innamorato, con i capelli castani e la riga in mezzo che lo ha lasciato perchè non era abbastanza per lei, e un impulso irrefrenabile a far male, spaventare, picchiare, uccidere.
Sempre lo stesso tipo di approccio, lo stesso modus operandi nell'uccidere le vittime.
Il bisogno e la bravura, perchè no, nel tenere in piedi una doppia vita.
Nessuno lo avrebbe mai sospettato: era uno studente modello, laureato in psicologia, studiava legge, aveva lavorato nella campagna elettorale di non mi ricordo chi, lavorava ad una sorta di "telefono amico" (dove ha conosciuto Ann Rule) nel quale parlando al telefono con persone che volevano suicidarsi sicuramente ne ha salvate molte, aveva sempre lavorato per pagarsi gli studi, era fidanzato da anni con una ragazza madre..
Tutto questo è ciò che lo rende un caso davvero interessante, da manuale.

Mettiamoci pure il fatto che è evaso, in maniera sorprendente per ben 2 volte, riuscendo a rifarsi una vita sotto un altro nome prima di tornare ad uccidere di nuovo.
Tutto lo stato lo cercava e lui era chissà dove.
Davvero avvincente.

Però qualcosa non mi ha convinta di Ann Rule.
Ted era informato fin dall'inizio, quando non era ancora sospettato, che Ann stava scrivendo questo libro.
Spesso è stato lui a rivolgersi a lei, quando iniziava a circolare il suo nome, a confidarsi con lei e a chiederle aiuto, e di certo lei ha solo proseguito con il suo libro come doveva fare da contratto, scrivendo quello che succedeva.
E' stata anche molto generosa con lui perchè gli ha mandato molti soldi negli anni in cui è stato in carcere, in modo da farlo stare meglio, anche perchè fino ad un certo punto non credeva ancora del tutto che lui fosse colpevole.
Però soprattutto negli ultimi anni, in cui lui tentava invano di far rimandare l'incontro con la sedia elettrica, si difendeva da solo in tribunale, studiava legge per trovare un appiglio ecc, Ann Rule mi è sembrata più interessata al libro che ad aiutare un amico.
Non lo so, magari è una sensazione che ho avuto, però mi ha dato quest'impressione.
E ovviamente non so cosa avrei fatto al suo posto.
Comunque è stato molto bello, inoltre ho trovato anche altri libri di Ann Rule, dello stesso genere ma che non l'hanno coinvolta così tanto in prima persona e conto di leggermeli prossimamente.
Se siete incuriositi dalla mente di un serial killer vi consiglio di leggerlo, anche se mi dispiace che a causa delle indagini così arretrate alla fine si sia saputo così poco della verità. Vi faccio un esempio: la maggior parte delle vittime non sono state ritrovate.
Qualche giorno prima di morire Ted Bundy inizia a parlare, e racconta dove si trovano i corpi di alcune vittime.
Ma non si poteva andare subito a controllare perchè in quel periodo c'erano 2 metri di neve.
Ma come fai a non rimandare la sua morte ora che ti sta fornendo questi dettagli?
Ci sono famiglie che ancora oggi non sanno dove si trovano queste ragazze!

Inoltre sono del parere che non doveva finire in carcere né venire giustiziato.
Il suo posto era in un ospedale psichiatrico, tenuto sempre sotto stretto controllo vista la sua furbizia nelle evasioni, ma con persone in grado di comprendere il perché.
Inoltre era laureato in psicologia e aveva una sua teoria sugli omicidi seriali, era disponibile ad aiutare la polizia in casi simili come consulente.
Insomma, come ha scritto la stessa Ann Rule, probabilmente poteva essere utile sotto molti aspetti, lasciarlo in vita e cercare di conoscere meglio la vicenda.
Inoltre gli sono stati attribuiti solo una trentina di casi e quando lui ha detto "aggiungete una cifra e avrete il numero giusto" la gente ancora si chiede se il numero potesse essere intorno ai 100 o addirittura 300 omicidi.
Non fatico a credere che fosse possibile.
Insomma, leggetelo se vi capita!

Qualche parola sull'autrice: 
Ann Rule è stata una scrittrice statunitense. Ha lavorato nel dipartimento di polizia di Seattle, dove risiedeva.
Ha scritto molti articoli sugli omicidi che accadevano all'epoca, fino ad arrivare a "Un estraneo al mio fianco". 
Ha conosciuto intimamente Ted Bundy. E' morta nel 2015. 






                                     Voto: 5/6
A presto!!

martedì 23 agosto 2016

"Io prima di te" di Jojo Moyes - Recensione libro

Ciao lettori,

ho appena finito di leggere "Io prima di te" di Jojo Moyes.
L'ho finito da almeno 15 minuti e ho ancora le lacrime agli occhi.
Sono in ufficio e quindi devo cercare di darmi un contegno ma non è facile...
Titolo: Io prima di te
Autore: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Prezzo libro: 13,00€
Prezzo ebook: 7,99€
Trama: 
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.

Recensione:
Come ho già detto all'inizio di questo post.. sto ancora piangendo. 
Ho pianto varie volte durante la lettura di questo libro, e soprattutto verso la fine ho dovuto più volte interrompere, riprendere fiato e poi ricominciare. 
E' uno dei libri più belli ed emozionanti tra quelli che ho letto finora.
Tratta un tema così delicato, il suicidio assistito, e già questo non è facile. 
Parla di due persone diverse, che si trovano assieme senza averlo scelto ma che traggono il meglio da questa esperienza. 
Lou è stravagante, un pò chiusa in se stessa, chiacchierona ma timida allo stesso tempo, messa in ombra dalla sorella fin da piccola, si sente rassicurata dal fatto di vivere in una piccola cittadina dove conosce tutti, con i genitori, al sicuro nella sua cameretta, fidanzata da 7 anni con la stessa persona. 
Will sconvolgerà il suo mondo.
Ma lo stesso farà Lou con Will: Will è comprensibilmente chiuso in se stesso, scocciato, arrogante, arrabbiato per ciò che gli è capitato. 
Ma è anche vulnerabile, dolce, colto, interessato e curioso. 

Ho svolto i primi 6 mesi di tirocinio post-lauream in una cooperativa che si occupava di laboratori creativi per disabili. 
Erano tutte persone che oltre ad avere una disabilità fisica di qualche tipo, avevano un ritardo nello sviluppo. 
Quindi potete immaginare che la situazione fosse anche più complicata. 
Comunque questo libro mi ha ricordato molto la mia esperienza, con semplici fatti, come la difficoltà nello spingere una sedia a rotelle, con una persona di un certo peso seduta sopra, e trovarsi le strisce pedonali sbarrate da un coglione che non sa parcheggiare la sua auto altrove. 
O il fatto di dover imboccare e pulire qualcuno che non è in grado di muovere altro che poche dita, ed in maniera molto debole. 
Non so quale sia di preciso il mio pensiero sul suicidio assistito, se sono d'accordo con la decisione di Will o meno.
So che se succedesse a me di vedere la mia vita stravolta così come lo è stata la sua, vorrei poter scegliere. 

Sto cercando di decidere se iniziare il sequel, "Io dopo di te" e sicuramente dovrò farmi coraggio per riuscire a vedere il film al cinema...

Qualche parola sull'autrice:
Pauline Sara Jo "Jojo" Moyes è una scrittrice e giornalista inglese, due volte vincitrice del premio Romantic Novel of the Year Award da parte della Romantic Novelists' Association, e del premio "Lily e Musetto".






                                      Voto: 6/6
A presto!

domenica 21 agosto 2016

"Io prima di te" di Jojo Moyes - Anteprima film

Ciao lettori!

Dopo aver finito "La moglie bugiarda" (recensione qui), ho iniziato a leggere questo romanzo: Io prima di te, di Jojo Moyes.
Ho sentito spesso parlare bene di questa autrice ma non mi ero ancora decisa a leggere un suo libro.. il motivo che mi ha portata a sceglierlo è stata l'imminente uscita del film tratto dal libro: "Io prima di te" con Emilia Clarke e Sam Claflin come protagonisti.
Trama:
L'amore arriva sempre quando meno te lo aspetti. E qualche volta ti porta dove non penseresti mai di andare... Louisa "Lou" Clark (E. Clarke) vive in una tipica cittadina della campagna inglese. Non sa bene cosa fare della sua vita, ha 26 anni e passa da un lavoro all'altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene però messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor (S. Clafin), un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata radicalmente in un attimo. Lou gli dimostrerà che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.

Il film uscirà nei cinema italiani il 1° settembre, quindi ho ancora parecchio tempo per finire di leggere il libro.. ci metterò molto poco: da ieri sera sono già a pagina 51!
E' davvero carino, molto scorrevole e ben scritto. 
Ieri sera avrei continuato la lettura fino a tardi ma stamattina dovevo alzarmi presto per venire al lavoro.. lo riprenderò il prima possibile!
La sceneggiatura è curata dalla stessa Jojo Moyes, quindi non dovremmo rimanere delusi per eventuali differenze inspiegabili tra libro e film!

So che esiste anche un sequel del libro, intitolato "Io dopo di te": quel "dopo" mi spinge a non voler leggere nemmeno la trama finché non finisco il primo libro! 
Vi scriverò la recensione del libro non appena lo finirò e in seguito sarò felicissima di scrivere una recensione per il film! 

Intanto godetevi il trailer.. mi ha fatto scendere qualche lacrima!
A prestissimo!! 

"La moglie bugiarda" di Susan Crawford - Recensione libro

Ciao lettori! 

Eccovi la recensione del thriller finito di leggere proprio ieri! 
Sto parlando di "La moglie bugiarda" di Susan Crawford. 
Titolo: La moglie bugiarda
Autore: Susan Crawford
Editore: Piemme
Prezzo libro: 18.50€
Prezzo ebook: 9,99€
Trama: 
Dana Catrell pensava di sapere tutto della sua vicina Celia: nel quartiere elegante dove vivono, nella sonnolenta provincia americana, sembrano non esserci segreti e tutti conoscono tutti. Fino al giorno in cui Celia viene trovata morta in casa sua, uccisa con un vaso molto pesante. Lo stesso giorno in cui Dana ha passato l'intero pomeriggio a casa della povera Celia, bevendo decisamente un po' troppo.
Celia doveva confidarle un segreto, per questo l'aveva chiamata. Un segreto che ora Dana, per colpa dell'alcol e degli psicofarmaci di cui spesso fa uso per tenere a bada l'ansia, non riesce a ricordare.
Ma quando il detective Jack Moss comincia a indagare, quella memoria che non torna diventerà la cosa più importante, se Dana non vuole essere la sospettata numero uno. Peccato che suo marito Peter non l'aiuti affatto: specie quando Dana trova nel suo telefono un numero registrato come "C.", che risponde alla segreteria telefonica di Celia...

Recensione:
Sto collezionando una serie di delusioni in fatto di thriller.. e questo non fa eccezione purtroppo. 
Dana soffre di un disturbo bipolare che già in passato le ha procurato molti problemi. 
Lo tiene a bada con le medicine ma talvolta il suo disturbo riesce a prendere il sopravvento e la sua follia diventa decisamente evidente. 
Dana non ricorda, o meglio, ha ricordi confusi di quel pomeriggio passato a casa di Celia: le ha mostrato una foto? Le ha parlato di suo marito? Quali sono le ultime parole che Dana ha rivolto all'amica? 
Quando Celia viene trovata morta, la follia di Dana si rifà viva: è combattuta tra quello che crede di ricordare, di vedere, di scoprire, e quello che potrebbe solo essere frutto del suo disturbo. 
Quale sarà la verità?

La storia di per sé non era male, e ci sarebbe anche stato il colpo di scena al momento di scoprire chi è l'assassino (anche se lo avevo intuito qualche pagina prima) ma lo stile di scrittura ha sciupato tutto.. non c'è stata questa grande suspance.. scritto in modo diverso poteva essere davvero un thriller interessante.. 
Inoltre, sono certa che l'autrice si sia ben documentata sul disturbo bipolare di tipo I (episodi depressivi e maniacali) e quindi i deliri e le allucinazioni di Dana sono pertinenti con esso, solo che in alcuni momenti erano talmente pronunciati (come probabilmente è giusto che sia) da rendere un pò difficile la lettura. 
Mi spiace, come sapete amo i thriller e sono molti critica in proposito, sembra che non mi soddisfino mai (a parte L'amore Bugiardo e Lei che ama solo me)!
Comunque potete sempre dargli una chance, magari ne resterete più colpiti di me! 

Qualche parola sull'autrice:
È nata in Florida, ma ha vissuto a lungo a New York per poi trasferirsi ad Atlanta. Questo è il suo primo romanzo, che HarperCollins si è aggiudicato per una cifra a sei zero in America facendone un bestseller, ed è in corso di traduzione in Francia, Germania, Spagna e Olanda.




                                     Voto: 3/6
Fatemi sapere cosa ne pensate se lo leggete!
Alla prossima recensione! 

sabato 13 agosto 2016

"L'amore in un giorno di pioggia" di Sarah Butler - Recensione libro

Ciao lettori!

Oggi vi recensisco un romanzo davvero molto carino che ho appena finito di leggere.
Si intitola "L'amore in un giorno di pioggia", di Sarah Butler.
Titolo: L'amore in un giorno di pioggia
Autore: Sarah Butler
Editore: Garzanti
Prezzo libro: 13,94€
Prezzo ebook: 6,99€

Trama:
Da quasi trent'anni, quando la brezza di Londra diventa più calda e petali bianchi si aprono tra i fili d'erba, Daniel cammina sulle rive del Tamigi e si siede su una panchina. Tra le mani ha un foglio di carta e una busta su cui scrive solo un nome, sempre lo stesso. Poi la imbuca, senza indirizzo. Sono gli auguri di compleanno per sua figlia. Di lei sa solo come si chiama e che è stata concepita in un giorno di pioggia con la donna che ha amato di più al mondo. Alice ha trent'anni e da sempre si sente più felice sotto un cielo stellato, circondata dall'immensità dell'orizzonte, piuttosto che al sicuro fra quattro mura. Londra le va stretta, piena dei ricordi di sua madre scomparsa troppo presto, di una famiglia a cui non sente di appartenere e di un amore perduto. Ma adesso è tornata, perché suo padre sta morendo. Alice riesce a dargli solo l'ultimo addio. Alice e Daniel sembrano non avere nulla in comune, tranne l'amore per le stelle, i colori e i mirtilli ancora aspri. Ma soprattutto l'abitudine di stilare elenchi delle dieci cose che li rendono più tristi o felici. Alice non conosce l'uomo che le si avvicina con aria confusa e impacciata al funerale del padre. Alice non sa chi è Daniel. E non sa che la sta cercando da tutta la vita. Tra le mani Daniel tiene un fiore di carta e nella testa tutte le parole e le carezze che ha conservato per Alice in tutti questi anni. E che, forse, adesso avrà il coraggio di regalarle...

Recensione:
Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto. 
Si legge in poco tempo, è scritto in maniera molto leggera, ma con questo non intendo superficiale: intendo semplicemente che è molto scorrevole e mai noioso. 
Alice è continuamente in fuga. Già da bambina scappava di casa e appena diventata adulta ha iniziato a spostarsi da un posto all'altro, non sentendosi mai a casa in nessun posto, men che meno a Londra dov'è nata.
Sua madre è morta quando lei era troppo piccola per ricordarlo, e Alice non si è mai sentita davvero desiderata dalle sue sorelle e si è sentita in colpa per la morte della madre, convinta che questa colpa le venisse rivolta anche dal padre e dalle sorelle. E' per questo che fugge.
Daniel è un senza tetto. L'autrice precisa (alla fine del libro) che Daniel non ha scelto di diventare un senza tetto, ma ad un certo punto ha semplicemente scelto di rimanere tale, di non cambiare le cose. 
Daniel cerca Alice da tutta la vita, e non ha idea di come trovarla. 
Daniel possiede la sinestesia: si tratta di un fenomeno sensoriale/percettivo. In pratica le stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva, inducono esperienze in un secondo percorso sensoriale o cognitivo.
In particolare Daniel associa i colori alle lettere e alle parole.
Sia Alice che Daniel stilano liste: 10 cose di cui ho paura, 10 luoghi in cui ho dormito ecc. 
L'autrice ha rivelato che inizialmente aveva iniziato a scrivere le liste di Alice per conoscerla meglio, ma l'idea è talmente piaciuta al suo editore che le ha consigliato di fare lo stesso per Daniel.
Daniel riuscirà a rintracciare Alice?
Alice si sentirà finalmente a casa?
Aggiungo inoltre che questa splendida storia è ambientata a Londra, la mia città preferita. 
                                                     
Qualche parola sull'autrice:
Sarah Butler vive a Manchester. Si occupa di progetti letterari e artistici che riflettono sui luoghi in cui viviamo. L'amore in un giorno di pioggia è il suo primo romanzo pubblicato.







                                   Voto: 5,5/6

martedì 9 agosto 2016

"Una bellissima colpa" di Rebecca Done - Recensione libro

Ciao lettori!

Il libro che vi recensisco oggi è un altro thriller deludente.
Si tratta di "Una bellissima colpa", di Rebecca Done.
Titolo: Una bellissima colpa
Autore: Rebecca Done
Editore: Piemme
Prezzo libro: 19,00€
Prezzo ebook: 9,99€
Trama: 
Jessica Hart non ha mai dimenticato Matthew Landley. Dopo tutto, è stato il suo primo amore, quando lei aveva appena quindici anni. Ma lui, trentenne bello e misterioso, aveva la colpa di essere anche il suo professore di matematica. E il loro amore era inesorabilmente finito in tragedia, con una condanna per lui e la macchia dello scandalo per lei. 
Ora, molti anni dopo, Jessica si è costruita la sua vita e, a quanto pare, lo ha fatto anche Matthew. O almeno così sembra quando ritorna nel Norfolk, con una nuova identità, insieme a una moglie e una bambina che non sanno nulla del suo passato. E quando Jessica se lo ritrova sulla soglia di casa, l'intreccio di emozioni è schiacciante: sorpresa, senso di colpa, attrazione, paura. Cosa vuole da lei Matthew? Come può ancora volerla dopo tutto ciò che ha subito a causa sua? Ma è chiaro che il loro vecchio amore è ancora lì, ad attrarli irresistibilmente, anche se Jessica sa che dovrebbe solo star lontana da un uomo che ormai non conosce più. E che forse non ha mai conosciuto davvero. Perché, la notte che segnò la fine della loro storia, accadde dell'altro. Qualcosa che soltanto loro due possono sapere.

Tra i debutti più attesi dell'anno in Inghilterra, Una bellissima colpa è un avvincente thriller psicologico che unisce brillantemente suspense e ossessione. Perché l'amore può essere molto pericoloso.


Recensione:
Delusione più totale.
Thriller.
Ma dov'è la parte thriller??? 
Leggendo questa frase "Perché, la notte che segnò la fine della loro storia, accadde dell'altro. Qualcosa che soltanto loro due possono sapere." una persona normale pensa "Avranno assassinato qualcuno, fatto a pezzi e sepolto!"
E invece niente, il vuoto più totale, quella notte non è successo niente di assurdo, niente che possa anche lontanamente ricordare un thriller, a parte il fatto che lui è stato arrestato!
Poi la frase sulla copertina "L'amore può essere molto pericoloso". 
Quel minimo di "pericolo" accennato nel libro è assolutamente ridicolo!
Il libro è suddiviso in questo modo: un capitolo è scritto in terza persona, e di solito parla principalmente di Jess da adulta, quindi al presente; e un capitolo è scritto in prima persona da Matthew all'epoca della loro storia.
I capitoli di Matthew contengono un'infinità di frasi tra parentesi, mai viste così tante in vita mia, nemmeno nei libri universitari.
Ogni dettaglio, e questo in generale in tutto il libro, viene descritto, appesantendo la storia e annoiando il lettore. 
Ma la cosa principale, come ho già detto, è che si legge questo libro pensando che sia un thriller quindi aspettandosi tutto ciò che un thriller dovrebbe contenere, e invece trova una storia un pò scontata, esagerata in alcuni punti, e deludente. 

Qualche parola sull'autrice: 
Vive a Norwich. Dopo aver studiato Scrittura creativa alla Norwich School of Art and Design, ha lavorato come editor in diverse riviste. Questo è il suo esordio, scelto da Penguin per un lancio importante nella primavera del 2016.



                                      Voto: 1/6
Alla prossima recensione!

"La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joel Dicker - Recensione libro

Buonasera lettori! Vi voglio recensire un libro che ho impiegato tipo 20 giorni per terminarlo! Parlo di "La scomparsa di Stephanie ...