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"Il caso di Lizzie Borden" - Recensione film & true crime

Ciao!

Oggi vi recensisco un film thriller, basato su una storia vera: "Il caso di Lizzie Borden", con la splendida Christina Ricci come protagonista.
Esiste anche una serie tv, sempre con Cristina Ricci, che conto di vedere prossimamente!
Trama: 
In un torrido pomeriggio d'estate del 1892 a Fall River, nel Massachusetts, Lizzie Borden torna nella casa che condivide con il padre Andrew, la matrigna Abby e la sorella Emma. Niente però è come tutte le altre volte e Lizzie trova i genitori violentemente assassinati. Le indagini della polizia però puntano soprattutto su Lizzie stessa. Andrew Jennings, difensore di Lizzie, è convinto della sua innocenza sostenendo come sia inconcepibile che una donna, ritenuta da tutti sana e tranquilla, possa aver brutalmente ucciso la sua famiglia con un'ascia.

Recensione e storia vera:
Trovo che questo film, e soprattutto il fatto che sia ispirato ad una storia vera, sia stupendo (lo sapete: laureata in criminologia, amante dei thriller, ecc).
Adoro, come vi ho già detto nella recensione di Penelope (qui), Christina Ricci: è bellissima e davvero un'ottima attrice, in grado di interpretare personaggi molto diversi tra loro in maniera esemplare. 
Il caso di Lizzie Borden è realmente accaduto: vi faccio un riassunto di ciò che c'è scritto su Wikipedia riguardo a questa faccenda perchè è veramente molto interessante. 
Lizzie Borden (32 anni), vive assieme alla sorella Emma (42 anni), al padre Andrew Borden e alla seconda moglie di quest'ultimo, Abby Borden, assieme ad una domestica, Bridget. 

Abby Borden
Andrew Borden

La casa dei Borden
Il padre, nonostante sia proprietario di banche, terreni e fattorie, è al limite della tirchieria: non ha nemmeno fatto installare un bagno all'interno dell'abitazione perchè l'ha considerata una spesa inutile; addirittura vendeva personalmente le uova delle sue galline ai propri vicini, per guadagnare qualche soldo in più.
Lizzie e Emma non sono in buoni rapporti con Abby ma si sono rassegnate, e alla loro età è probabile che restino zitelle. 
Un'ulteriore prova della tirchieria del padre è stata l'improvvisa vendita della carrozza e del cavallo che si trovavano nella stalla: vi erano rimasti solo dei piccioni, alcuni dei quali rubati da dei ladruncoli. Il padre in un attacco di rabbia uccise i restanti uccelli, molto cari a Lizzie. 
Quando avvenne un furto di gioielli all'interno dell'abitazione, Andrew, stranamente, ritirò la denuncia dicendo che sapeva chi fosse il colpevole e che avrebbe risolto la cosa personalmente. 
La goccia che ha fatto traboccare il baso è stato il lascito di una seconda casa ad una sorella di Abby, trascurando gli interessi delle due figlie. 
Il 4 agosto 1892 era una giornata come le altre: Emma era in visita da alcuni parenti ed Andrew era uscito per delle commissioni.
In casa erano rimaste Lizzie, Abby e la domestica Bridget. 
Alle 10,40 Andrew rincasa e si dedica alla lettura del giornale, mentre Abby e Lizzie si trovano nelle loro rispettive stanze.
Alle 11,10 Bridget sente Lizzie gridare: aveva trovato il corpo senza vita di suo padre. 
Venne fatto chiamare il medico ed una vicina di casa, e nell'ispezionare la casa in cerca di eventuali estranei venne trovato anche il cadavere di Abby. 
Sia Abby che Lizzie erano stati uccisi con dei violenti colpi d'ascia, rivolti soprattutto alla testa. 

Attraverso l'autopsia venne accertato che il decesso di Abby era avvenuto almeno un'ora prima rispetto a quello di Andrew, quindi quando questi non era ancora tornato a casa: era improbabile che, come invece sosteneva Lizzie, l'assassino si fosse nascosto in casa, dopo il primo omicidio, per 1 ora, rischiando di essere scoperto). 
Alcune testimonianze permisero di accertare che in casa erano presenti solo Lizzie e Bridget, la quale non aveva alcun movente per uccidere i datori di lavoro.
Invece Lizzie, assieme alla sorella Emma, avrebbe ereditato i beni di famiglia.
Inoltre altri indizi la incastrano: un'ascia nella stalla perfettamente pulita e compatibile con le ferite delle vittime, e inoltre il vestito che Lizzie indossava il giorno dell'omicidio, controllato con poca cura dalla polizia quello stesso giorno, e richiesto in seguito, era stato bruciato da Lizzie stessa.
Infine Abby aveva rivelato proprio il giorno prima dell'omicidio che lei e Andrew erano stati avvelenati, ed il commesso della drogheria ha affermato che Lizzie nelle due settimane precedenti, aveva tentato più volte di comprare il cianuro di idrogeno, e che egli si era rifiutato di venderglielo senza una ricetta.
Lizzie aveva anche improvvisamente licenziato Bridget. 
Abby era stata colpita 18 volte, mentre Andrew 13: questo convinse l'avvocato di Lizzie che solo un mostro avrebbe potuto compiere dei delitti così cruenti ed efferati, e che una donna non avrebbe avuto né il coraggio né la forza per farlo.
Inoltre Lizzie era una vera gentildonna: il suo unico svago era quello di modellare statuette di ceramica, insegnava catechismo in chiesa e partecipava a molte opere di beneficenza. 
Lizzie venne assolta per insufficienza di prove. 
Tre anni dopo si parlò di nuovo di Lizzie, colpevole di aver rubato delle statuette di porcellana piuttosto costose in una galleria d'arte: non venne processata in quanto fece un accordo con il proprietario della galleria dopo avergli confessato il furto.
Lizzie Borden morì nel 1927, lasciando il suo patrimonio ad amici e parenti nonchè alla lega per la protezione degli animali. 
Dal 1905 le sorelle hanno interrotto ogni rapporto e non si sono più viste.
Emma e Lizzie Borden
Nel film venne aggiunta una parte molto importante ma non riesco a capire se sia successa davvero: Lizzie stava sperperando i soldi ereditati, dando molte feste, poco dopo gli omicidi ed il proscioglimento. 
Questo indispettì Emma, la quale affrontò Lizzie. 
Lizzie, con aria di sfida, le disse che le avrebbe detto tutta la verità: all'orecchio le confesso gli omicidi, con vari macabri dettagli.
Emma fu così sconvolta da lasciare la casa immediatamente: le due sorelle non si videro mai più.
Altri elementi importanti sono: è stata Bridget ad aprire la porta ad Andrew: la porta è sempre chiusa a chiave a causa di quel furto di gioielli. 
Bridget afferma di aver sentito Lizzie ridere di gusto, al piano di sopra.
Giorni prima Andrew aveva confidato al cognato di voler cambiare il testamento, in favore di Abby. 
Ah, la testa di Andrew, portata in tribunale con lo scopo di far crollare Lizzie, la quale è invece svenuta ricordando a tutti che è solo una brava ragazza, incapace di uccidere, non venne mai ritrovata. 

Emma e Lizzie muoiono entrambe nel 1927, e finiranno assieme nella tomba di famiglia, insieme alla madre Sarah, al padre Andrew (senza testa), alla sorella morta nell'infanzia e alla matrigna Abby.
L'ultima a morire sarà Bridget, che dopo aver troncato i rapporti con Emma e Lizzie, si è ritirata in solitudine: sarà stata ricompensata dalla famiglia in cambio del suo silenzio? 
Dell'omicidio furono sospettati anche Bridget assieme a Lizzie, o Emma assieme a Lizzie.
Oppure William Borde, figlio illegittimo e lievemente ritardato di Andrew?
Resta ancora oggi un delitto irrisolto.

Oggi la casa dei Borden è stata trasformata in un B&B dagli eredi Borden: sono molte le persone che vogliono provare il brivido di dormire, per una notte, nella stanza di Abby!

E' una storia davvero suggestiva ed interessante, ancora oggi il caso viene studiato nei corsi di criminologia americani, e inoltre la casa è visitabile.
Volete qualche brivido in più? Ecco a voi la filastrocca che ancora oggi i bambini americani canticchiano!

"Lizzie Borden took an ax
And gave her mother forty whacks,
When she saw what she had done
She gave her father forty-one."


"Lizzie Borden prese un'accetta
e quaranta colpi diede alla madre;
quando vide quel che aveva fatto
quarantuno ne diede al padre."


Ho visto che esistono dei libri riguardanti questo caso, e cercherò assolutamente di trovarli! 

Intanto il voto che assegno al film è: 
                                              Voto: 6/6
Spero che questo mio post vi abbia incuriosito! 
A presto!! 

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