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Dopo aver finito Harry Potter ho deciso di leggere questo romanzo: "Luoghi che non si trovano sulle mappe" di Berta Noy.
Dopo aver finito Harry Potter ho deciso di leggere questo romanzo: "Luoghi che non si trovano sulle mappe" di Berta Noy.
Titolo: Luoghi che non si trovano sulle mappe Autore: Berta Noy Editore: Fabbri editore Prezzo libro: 12,90€ Prezzo ebook: 7,49€ |
Trama:
“Ci sono luoghi irraggiungibili, così lontani e pericolosi che quasi non esistono, luoghi che non trovi sul le mappe perchè sono reali solo dentro di te.” Questi sono sempre stati per Clàudia i momenti trascorsi con Eliott. Ma quando, una mattina come tante, saluta il marito e la figlia e inizia a leggere il giornale, la sua esistenza cambia per sempre.
Un freddo necrologio la informa che il suo amante, il suo primo amore, l’uomo che ha amato per tutta la vita, è morto investito da un’auto. Per alleviare la sofferenza, ripercorre la loro storia, iniziata tanti anni prima davanti a un pianoforte in un piccolo studio perso tra i vicoli di Barcellona da cui si vede il mare. Allora lei aveva solo diciassette anni e Elliott era un uomo già maturo. La loro è una passione proibita fin dal primo bacio: lei è una ragazzina e lui un marito e un padre. Ma l’amore è un insetto strano e pericoloso, affonda il pungiglione senza che tu nemmeno te ne accorga, appena un pizzico sulla pelle e, se riesce a iniettare il suo veleno, prima o poi ti uccide. E così, tra separazioni strazianti e altrettanto dolorosi riavvicinamenti, notti clandestine negli alberghi della città e parole sussurrate nell’angolo di un bar affollato,l’unica certezza che hanno è l’impossibilità di restare divisi. E ora che Eliott non c’è più, a Clàudia non resta che aggrapparsi al suo ricordo. O trovare il modo per tornare a guardare al futuro.
Recensione:
La storia inizia nel presente, in cui Cláudia, spostata con Quim e con una figlia (di cui Quim non è il padre), leggendo il giornale scopre che Eliot, il suo amante e l'amore della sua vita, è morto.
Ci viene mostrato il dolore di Cláudia ma in maniera rapida, prima di passare al racconto della famiglia di lei, figlia di un famoso jazzista, della sua infanzia ed adolescenza, delle migliori amiche Mar e Eva e dei primi amori, fino ad arrivare a Eliot: suo insegnante di piano, più grande di 20 anni, sposato e con una bambina piccola, da cui Clàudia si sente subito attratta.
Clàudia nonostante tutto seduce spudoratamente Eliot, fino a che i due si innamorano perdutamente.
Ma sappiamo tutti come vanno queste cose: raramente un uomo sposato lascia la moglie, soprattutto se ci sono i figli di mezzo, per l'amante.
Così Clàudia sarà costretta a prendere delle decisioni strazianti, sperando di dimenticare il suo vero amore.
Ci sarà riuscita? Chi è il padre di sua figlia? E Quim?
Non sono contraria alle storie in cui c'è una grande differenza di età, purché ci sia davvero un sentimento, ma non sono assolutamente favorevole nei confronti delle rovina famiglie: Eliot è sposato ed ha una bambina piccola, per cui per me Clàudia doveva lasciarlo lì dov'era. A meno che ognuno avesse sedotto l'altro contemporaneamente.
Clàudia aveva solo 17 anni, e anche se si era davvero innamorata di Eliot, tanto da star male anche fisicamente oltre che emotivamente, era ancora così giovane da poter cambiare idea un milione di volte sull'amore e le relazioni, mentre lui una volta compromessa la sua situazione familiare avrebbe rischiato molto.
Perchè per quanto Eliot possa essersi davvero innamorato di Clàudia, e non lo metto in dubbio, ha ceduto a mio parere solo perchè lei ci ha provato in modo davvero spudorato, per mesi e mesi, vestendosi sexy, parlando con una voce provocante, truccandosi in modo seducente, mettendosi volutamente nella posizione sbagliata al piano in modo che lui di volta in volta dovesse manualmente correggerla, ecc.
Tant'è che questo amore, per quanto intenso, durato più di 20 anni e che ha resistito ad allontanamenti e vari altri amori, non lo ha portato a lasciare sua moglie nè a rischiare il rapporto con sua figlia.
Oltretutto il personaggio di Eliot non mi ha fatta impazzire granché. Praticamente diceva solo "Oh Clàudia" e un altra decina di frasi. Per cui, non riesci ad innamorarti anche tu del personaggio.
Mi è piaciuto molto di più Quim, che mi è sembrato simpatico e divertente, maturo al pari di lei, che ha corteggiato Clàudia con i giusti modi e tempi, rispettando il fatto che lei avesse già una figlia e accettandola come figlia sua, cosa che purtroppo non tutti gli uomini sarebbero disposti a fare.
Mi sono piaciute le amiche di Clàudia, Eva e Mar: davvero le migliori amiche che si possano desiderare, l'ho invidiata per questo.
Ho avuto anche io delle amiche così a 17 anni, ma non sono durate andando più in là con gli anni, e non ne ho trovate altre che le eguagliassero.
Inoltre ho davvero adorato invece la storia del nonno e del padre di Clàudia, due persone davvero meravigliose!
Comunque il libro è stato bello, e ho comunque apprezzato il percorso di crescita di Clàudia,
quindi se vi capita leggetelo perchè è ben scritto e piacevole!
Qualche parola sull'autrice:
Berta Noy, classe 1970, lavora a Barcellona come editor in un’importante casa editrice. Dopo aver a lungo scritto poesia e narrativa per bambini, ha deciso di dedicarsi al suo primo romanzo per adulti, vincitore del Premio Città di Tarragona.
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